I consigli di Azzurra: comprare online inquinando meno
di Alice Pavarotti
Fare acquisti online è diventato parte delle nostre abitudini: nel 2021, oltre 46 milioni di italiani hanno comprato su internet, l’88% della popolazione sopra i 14 anni.
Che sia per motivi di comodità o di necessità, come ci ha sicuramente dimostrato anche il periodo della pandemia, a molti di noi ormai capita di ordinare online anche la spesa o beni di primissima necessità.
Dalla tappa di Castel Volturno, Azzurra e noi della redazione Fonti Attendibili di A2A Life Company consigliamo di gestire gli acquisti su e-commerce in un modo più responsabile.
Anche se a volte si pensa il contrario, a livello di impatto ambientale l’e-commerce produce in media emissioni di CO2 inferiori di 2,3 volte a quelle del commercio tradizionale (https://news.sevensenders.com/it/la-sostenibilita-e-commerce-europeo).
C’è, però, ancora un grandissimo margine di miglioramento.
Stando a diverse ricerche il momento più impattante nelle consegne a domicilio è nel cosiddetto “Ultimo Miglio”, cioè il tratto in cui il pacco viene effettivamente recapitato a casa nostra.
La soluzione in questo caso è appoggiarsi ai punti di ritiro delle nostre città: il pacco arriva vicino a casa e per recuperarlo basta fare una passeggiata o un giro in bici.
La consegna in un generico punto di ritiro, infatti, provoca in media 300 grammi di CO2 in meno per pacco rispetto alla consegna a domicilio.
Un altro modo per limitare il numero di consegne è, inoltre, quella di cercare di mettersi d’accordo con la propria famiglia, coinquilini o amici per fare ordini unici.
E mentre nel mondo si stanno sperimentando mezzi di consegna alternativi come i droni, nell’immediato quello che tutti possono fare è tenere alta l’attenzione anche sui nostri bisogni quotidiani: solo così potremo fare il bene delle prossime generazioni e del Pianeta.