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I consigli di Azzurra: Altro che ascensore, meglio le scale

di Rebecca Ciambirello

Ormai siamo sempre più abituati all’ascensore, anche per salire o scendere pochi piani. Ma non avete sentito Azzurra? Meglio prendere le scale. E non serve nemmeno essere allenati come i surfisti di Marina di Cerveteri.

Usando l’ascensore 3/4 volte al giorno, in un anno si producono ben 120 kg di CO2 (https://www.isprambiente.gov.it/files/che-idea/SchedagraficaScaleAscensore.pdf), che potremmo risparmiare andando a piedi. E sappiamo bene quanto sia importante per il Pianeta limitare le nostre emissioni di anidride carbonica.

Scegliere le scale permette anche di risparmiare energia: ogni viaggio in ascensore consuma 50 watt. E anche quando non è in movimento, a causa dell’illuminazione, l’ascensore è responsabile del 5% dell’energia totale che consuma un edificio (https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/energia/file-e-allegati/buone-pratiche/Pillole_sostenibilita_ascensore_illuminazione.pdf). In più dobbiamo considerare che molti ascensori non sono nuovi ma hanno almeno 30 anni e quindi sono molto più inquinanti perché ovviamente non sono al passo con le nuove tecnologie. 

Per non parlare dei benefici alla salute. Fare le scale è praticamente un allenamento gratuito per mantenerci in forma e sani. Lo dicono anche i dati del ministero della Salute: dall’umore al peso, passando per l’elasticità di vene e arterie. Con un solo gesto, otteniamo tanti benefici (https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_244_allegato.pdf).

Insomma, per la nostra salute e per quella dell’ambiente, l’ascensore andrebbe preso solo se si abita dopo il terzo piano. Cambiare le nostre abitudini, usando la testa e le gambe, è fondamentale in questa corsa contro il tempo per salvare il Pianeta!

Interviste on the beach

“Pedalando sto spesso a contatto con la natura e mi sono accorto di come sono cambiati i posti dove mi alleno. Alcuni in meglio, ma altri sono delle vere discariche a cielo aperto”, ci ha raccontato Lorenzo Polise, 15enne di Cerveteri e ciclista della Tirreno Bike durante la quinta tappa del Jova Beach Party. “Io faccio sempre la differenziata e con i ragazzi della mia squadra quando puliamo le piste, raccogliamo anche la plastica e i rifiuti”. 

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