Skip to main content

Il rispetto ambientale a Barletta tra riserve naturali e salvaguardia dei mari

di Alice Pavarotti

Dopo la tappa di Marina di Cerveteri il Jova Beach Party si sposta ancora più a Sud. E anche noi della redazione Fonti Attendibili di A2A Life Company. Eccoci in Puglia, a Barletta. 

Co-capoluogo della provincia Barletta-Andria-Trani, Barletta è una città che è immersa in un contesto naturalistico singolare: nella zona circostante si trova la salina Margherita di Savoia (https://www.salinamargheritadisavoia.it/), la più estesa salina di origine marina d’Italia. Con i suoi 20 chilometri di lunghezza e 5 di larghezza è parte di una riserva naturale protetta.

“La salina marittima, la vera e propria fabbrica del sale, pur essendo artificiale, è in simbiosi con la natura che la circonda. Il territorio permette all’uomo di produrre sale e l’uomo in cambio mantiene la riserva integra e protetta”, ci spiega Marina Marrone, responsabile del centro visita della salina. “La nostra priorità è la tutela della zona delle colonie, non accessibile ai turisti proprio per non arrecare disturbo alla flora e alla fauna che la abitano”.

Barletta è inoltre attraversata dal fiume Ofanto, uno dei maggiori corsi d’acqua dell’Italia meridionale. Il bacino del fiume è di grande interesse dal punto di vista ambientale tanto che nel 2007 è stato istituito il parco naturale regionale Fiume Ofanto, un’altra area naturale protetta. 

A Barletta è importante prendersi cura anche del mare. Come fanno spesso i sub del Centro Subacqueo di Andria, che lo scorso luglio insieme alla Lega Navale di Barletta, Fareambiente Mare Bat e la Capitaneria di Porto hanno recuperato 11 quintali di rifiuti. “Prendiamo parte a iniziative di questo genere ogni anno”, spiega Giuseppe Bartolomucci del Centro subacqueo Andria e responsabile di Fareambiente Mare. “Il mare è vita e noi educhiamo i subacquei alla sua salvaguardia, diventiamo dei guardiani del mare”.

Oltre ai rifiuti, un altro problema che si riscontra a causa dei cambiamenti climatici è la presenza di specie che non hanno mai fatto parte dell’ecosistema locale e che rischiano di danneggiarlo. “Di recente – continua Bartolomucci – abbiamo osservato un’invasione di granchi blu provenienti dall’America: sono voraci e disturbano le acque del Mediterraneo. A cui si aggiungono anche i pesci serra, i barracuda e la donzella pavonina, che va a sopraffare le specie autoctone”.

Quello che possiamo fare per aiutare, come ci ricorda sempre Azzurra, è non abbandonare rifiuti e differenziare correttamente, oltre che limitare le nostre emissioni, causa principale del cambiamento climatico.

Tra parchi naturali e sub che mantengono il mare pulito, dovremmo avervi convinto a venirci a trovare a Barletta, sulla spiaggia del Jova Beach Party. Continuate a seguire le nostre avventure su giovaatutti.it e su tutti i canali social di A2A! E ricordate RISPETTARE ENERGIA, ACQUA E AMBIENTE #GIOVAATUTTI!

Interviste on the beach

“Mangiare la metà, camminare il doppio”. Il consiglio di Giorgio Pontrelli alla sesta tappa del Jova Beach Party a Barletta è semplice ma efficace per limitare il nostro impatto sul Pianeta. Fumettista e dal 2003 docente della Scuola Internazionale di Comics, è autore di celebri fumetti come Dylan Dog: “Il disegno è sempre stato parte integrante della mia vita, è come respirare, non te ne accorgi, lo fai e basta”. E i fumetti possono aiutare a sensibilizzare sulla tutela dell’ambiente. 

di Ludovica Stragà



Scopri i consigli di Azzurra